Sono Silvia e ho un sogno che da sempre amo, nutro e coltivo: avere un impatto positivo sulle persone.

L'acqua che li nutre, goccia dopo goccia.

Il sole che li illumina.

Ricordo ancora quando, da piccola, mi divertivo a correre a piedi nudi in campagna, nelle pozzanghere, nel fango. Solo ora mi rendo conto di quanto quel contatto con la terra, con la natura, mi facesse sentire viva. Da sempre l’elemento della terra è parte di me, fonte inesauribile di energia e ispirazione.

Le mie radici sono nella terra ed è lì che ritrovo me stessa.

Ed è proprio la natura a fare da protagonista nella mia tesi di laurea, dal titolo Green Marketing digitale: comunicare la sostenibilità online.

Alla ricerca della mia stella polare

Fin da bambina ammiravo quelle persone che riuscivano a non fermarsi mai, sempre a testa bassa, senza mollare un colpo. E così ho deciso di diventarlo anch'io: l’unico obiettivo era essere brava, responsabile, brillante.
E mai e poi mai deludere le aspettative!

Non importava il prezzo da pagare: era tutto in funzione del traguardo.

E così un giorno, senza preavviso, ho iniziato a soffrire di disturbi alimentari, sfociati poi in ansia e attacchi di panico, da cui sono guarita solo grazie ad anni di psicoterapia.

Da allora, il benessere personale è diventato il mio valore cardine, la stella polare che guida le mie scelte, piccole o grandi che siano.

Dalla mente al corpo, benessere significa per me connessione: con me stessa, con le mie emozioni, con il mio corpo, con ciò che mi appassiona e che nutre la mia anima.

Scopro che mi manca qualcosa

E così, seguendo la mia passione, decido di studiare Comunicazione e Marketing prima in triennale a Bologna, poi con un master full-time a Milano.

Amavo ciò che stavo studiando ma sentivo che c’era qualcosa che mi mancava: “E se creassi qualcosa di mio? E se facessi il passo successivo, applicando la teoria alla pratica?”.

Nasce così, a maggio 2021, il mio progetto e il mio personal brand: Social Silvia.

Inizio a districarmi tra studio, creazione di contenuti e lavoro, e al termine del master comincio a lavorare come social media manager in una grande agenzia creativa di Milano.

Portare avanti due lavori con il massimo impegno passa però dall’essere un progetto ambizioso a una missione impossibile: mi sento soffocare, il tempo non basta mai.

Una realtà inaspettata

Fedele alla mia stella polare e spinta da entusiasmo e ambizione, prendo la decisione: lascio l’agenzia e mi dedico interamente al mio progetto e ai miei clienti.

Ma è proprio in quel momento che mi scontro con una realtà inaspettata: il tempo a disposizione, invece di aumentare magicamente, si annulla. Mi annulla.

E così, di nuovo, mi ritrovo sommersa di lavoro, task e to-do list infinite.

Senza accorgermene, le giornate mi scivolano come sabbia dalle mani: “Dai è solo un periodo, presto arriverà un po’ di calma”, “è normale che sia così agli inizi”, "tieni duro e stringi i denti".

Giorno dopo giorno, indossando le ingannevoli lenti dell’amo il mio lavoro, perdo di vista la mia stella polare: ricomincio a trascurare me stessa e il mio benessere.

Quel giorno di fine gennaio

Mi ritrovo così, a sacrificare tanto di me per riuscire a fare tutto: i miei momenti di svago, le mie passioni e le piccole cose quotidiane che mi fanno stare bene.

Fino a che arriva un pomeriggio come tanti che cambia tutto.
Mentre cammino verso la palestra, ascolto per caso un episodio di un podcast che mi trova nell’esatto momento in cui ne ho bisogno: sto vivendo nel futuro e trascurando il presente in vista di una felicità prossima. E ogni volta che mi avvicino a quella felicità, la rimando nuovamente. E ancora. E ancora.

Quel giorno, in quell’esatto istante, mi riprometto di non sacrificare mai più il mio benessere per nient’altro.

E ora, cosa succede?

Inizia così il mio percorso di cambiamento, con un solo grande obiettivo: mettermi al centro. Del mio business, delle mie giornate, della mia vita.

Comincio a fissare dei confini non negoziabili con il lavoro e ancor di più con il tempo libero e definisco un processo di creazione contenuti più sano, efficace e sostenibile.

Non è sempre facile: a volte mi sento schiacciata dalle tante cose da fare, sento di non arrivare alla fine. Ci vuole tempo.

Ma piano piano, provo, sbaglio, imparo, miglioro.

Tra alti e bassi

Con tempo, esperienza e fallimenti, ho imparato ad essere flessibile, connessa con me stessa e lucida per i clienti.

Ho capito che essere produttivi non significa per forza accelerare e fare di più; che essere ambiziosi non significa trascurare tutto in funzione del traguardo.